Oggi sono riuscita, per la prima volta, ad andare all'Ecomondo, la Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia (in altre parole la fiera delle tecnologie ecologiche), che si svolge annualmente nell'imponente polo fieristico di Rimini. Come tutte le fiere che si svolgono in questa location, anche l'Ecomondo è di dimensioni imponenti e presenta una quantità di stand molto elevata e variegata. Il salone si divide essenzialmente in 6 settori espositivi: - Trattamento rifiuti - Riciclaggio e servizi - Raccolta e trasporto - Inerti: trattamento e recupero - Bonifiche - Acqua e aria Ho visto parecchi prodotti interessanti e completamente nuovi per me, prodotti reinventati e rinnovati e anche vecchie conoscenze. In questo post voglio mostrarvi i miei preferiti, tra i prodotti che ho visto oggi all'Ecomondo, fermo restando che la fiera è immensa e potrei essermi persa più di una cosa. Non sono necessariamente novità, ma semplicemente i dispositivi che mi hanno colpito di più. 1. Rotacaster: la ruota pluridirezionale Succede che un australiano reinventa la ruota. Possibile? Una ruota bidirezionale. Eh? La ruota è già bidirezionale. Ah, sì, allora pluridirezionale... Cosa? Finchè non l'ho vista non ho capito cosa potesse voler dire ruota pluridirezionale. Eccola qua a fianco. La ruota, completamente in materiale plastico e quindi senza parti metalliche, è composta di tre strati verticali, i quali presentano dei rulli cilindrici sulle proprie circonferenze. Grazie ai rulli la ruota può muoversi anche perpendicolarmente alla direzione di rotolamento usuale. Questa proprietà può essere sfruttata per diverse applicazioni, come per carrelli più facili da spostare e che distribuiscono meglio il peso, per la robotica e (applicazione che mi ha sorpreso maggiormente) per conveyors. Immagina di avere un conveyor costituito da queste ruotine di plastica invece che dai soliti rulli (l'immagine di seguito dovrebbe aiutare la tua immaginazione): Il pacco che stai spostando sul conveyor non solo scorre più fluidamente, ma può scorrere in tutte le direzioni e può essere ruotato agevolmente senza dover fare sforzi. Per l'entusiasmo ho preso ben 4 depliants della Rotacaster, tutti rigorosamente in inglese. La cosa migliore è che basta guardare le figure. 2. Gli Skimmer Airbank Gli Skimmer sono per me una novità, non li conoscevo. Avendo un funzionamento di tipo meccanico, piuttosto che chimico, sono però facilmente apprezzabili da tutti. Pensandoci bene, all'interno di eventi così dispersivi come una fiera probabilmente si tende ad apprezzare maggiormente le cose che hanno un immediato impatto visivo. Gli Skimmer sono macchine costruite per per il recupero di sostanze petrolifere inquinanti presenti sulla superficie dell'acqua, quindi per far fronte ad emergenze ambientali nelle aree marittime. Sono costituiti da rulli che, ruotando, raccolgono i residui oleosi presenti sulla superficie dell'acqua e li depositano in una vaschetta, dalla quale vengono prelevati tramite un tubo. Un sistema di galleggianti permette a questi strumenti di rimanere in superficie. La novità di quest'anno è lo Skimmer Selettivo: Lo Skimmer, o disoleatore, selettivo, è un sistema galleggiante che può ripulire la superficie dell'acqua da oli, petrolio ed idrocarburi grazie alle proprietà idrofobiche delle setole che compongono la spazzola; e' costituito da materiali che non sono alterati da acqua salata o da sostanze chimiche aggressive. Questo strumento è utile per qualsiasi tipo di recupero di idrocarburi dal mare, fiumi e laghi con una portata di recupero olio di 5 m3/ora. Nell'immagine, la vaschetta si trova nel lato nascost dello Skimmer. 3. Gastòne & Company Made in Italy e talmente bello da attirare subito l'attenzione... se capite cos'è fatemelo sapere... Sì, sto scherzando, ma nemmeno troppo: la BioStile, azienda della provincia di Bologna che produce questo ed altri bellissimi prodotti, ha un sito ed un depliant così avari di informazioni che non è facile trovare una spiegazione esaustiva. Quel che è chiaro, è che si tratta di un sistema fotovoltaico che unisce un'anima ecologica ad un design accattivante. Sfido chiunque a dire che è impattante. Si accompagna ad altri due modelli, sempre a forma di fiore, meno colorati ma con una superficie maggiore: Flò e Blòmma. Gastòne, a differenza deglia ltri due modelli, ha una cellula interna che può essere personalizzata: nell'immagine contiene 5 contenitori pe rla raccolta differenziata, ma può contenere anche una stazione di ricarica per i cellulari, una panchina, una postazione informazioni o un urban office. Un urban office??? Sì, un urban office... Non ho idea di come ci si entri, ma credo che tuttavia sia un problema facilmente risolvibile e soprattutto trascurabile di fornte a cotanta creatività. 4. Luminexence Lotus Il concetto di base è lo stesso: pannelli fotovoltaici con forme gradevoli e design ispirato alla natura. Questa volta si tratta di un pannello a forma di foglia che alimenta una colonnina di ricarica per auto elettriche. Oltre al design, mi ha stupito la completezza del progetto: questo "arredo urbano" ricarica le auto elettriche, le ripara dal sole e dalla pioggia, e illumina l'ambiente circostante con una lampada a tecnologia LED. Si possono avere molti modelli diversi: dalla foglia più piccola, di 4 mq di superficie fotovoltaica per una produzione di 500W fino a quella con foglia grande da 19Mq per 2.8KW, fino a costruire un vero e proprio parco/parcheggio unendo più Lotus insieme. 5. I lampioni fotovoltaici ed eolici Arkimede di i-novatech Giocano in casa i creatori di Arkimede, gioiellino della i-novatech, azienda della provincia di Rimini. Arkimede è un lampione sul cui palo sono montate tre superfici fotovoltaiche che producono l'energia necessaria per fornire illuminazione. Allo stesso si può aggiungere, sulla sommità, un generatore eolico di tipo verticale. Questo lampione è perfetto per quelle zone che non sono raggiunte dalla rete elettrica, perché non è possibile o non è conveniente, e garantisce il funzionamento anche in caso di black out. Allo stesso stand, mi sono stati presentati i prodotti della We All Progect, di Forlì: Nessie, un lampione fotovoltaico con un design più moderno ed una telecamera, per integrare una funzione di security, e TOne, un totem multimediale che può essere usato sia indoor che outdoor e ricorda molto un gigantesco iPhone.
1 Comment
|
Elena BaldiLavoro come ingegnere elettrico freelance su progetto presso lo studio Elesys. Archivio
March 2023
Categorie
All
|