Negli USA non mancano di certo gli spazi per nuovi impianti di generazione di energia rinnovabile, come quella eolica e fotovoltaica. E gli USA si stanno rendendo conto sempre più di quanto queste forme di produzione dell'energia stiano diventando fondamentali per il loro futuro. Tuttavia, per questo genere di risorse, il problema fondamentale da superare rimane la difficoltà di immagazzinare l'energia elettrica. Come spesso accade, le idee innovative arrivano quando si guarda al passato. I tecnici della ARES (Advanced Rail Energy Storage) hanno trovato un metodo di accumulo dell'energia che si basa sull'utilizzo della forza di gravità, come nel caso dell'idroelettrico, ma meno invasivo: utilizzano treni carichi di blocchi di cemento, che lasciano scivolare per i pendii, sui binari di vecchie ferrovie. Funziona esattamente come per l'energia idroelettrica, ma senza la necessità di allagare valli e costruire dighe e col vantaggio di poter essere facilmente utilizzato anche in zone aride. Quando c'è abbondanza di energia in rete, il treno, con le sue 4 tonnellate di massa, viene fatto risalire, grazie ad un motore elettrico alimentato da un generatore a diesel. Quando, invece, è necessaria più energia in rete, il treno viene fatto scendere, ed il motore diventa un generatore, alimentando la linea a.c. trifase che si trova a lato della rotaia. In questo modo, sostengono gli inventori, si recupera l'85% di energia, facendo del sistema ARES uno dei sistemi più efficienti. Il progetto è quello di costruire impianti con decine di binari, in cui treni con più carri possono scendere e risalire, col loro carico, a seconda delle necessità della rete. L'azienda ha ottenuto il permesso di installare un piccolo impianto da 50 MW nello stato del Nevada. Vedremo se il sistema prenderà piede. Per chi è più curioso, di seguito, un webinar di un'ora sul progetto, con informazioni tecniche più dettagliate.
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Se siete interessati a visitare l'expo ferroviaria, probabilmente è troppo tardi: domani è l'ultimo giorno disponibile. Quest'anno l'Expo Ferroviaria si è tenuta al Lingotto di Torino dall'1 al 3 Aprile, con il suo carico di stand, conferenze e incontri. Ho avuto la possibilità di partecipare all'evento martedì 1 Aprile, insieme ad alcuni colleghi, in rappresentanza della microstruttura Ingegneria di Produzione dell'ONAAE di RFI. Dovendo visitare la fiera per lavoro e avendo poche ora a disposizione, non ho avuto purtroppo tempo di scattare molte fotografie. Le uniche che sono riuscita a portare a casa, sono le seguenti. Anche se avevo aspettative diverse per la fiera, che mi immaginavo più grande e più spettacolare, non posso che dire che vale sicuramente la pena per i lavoratori del settore fare un giro e valutare le novità esposte.
L'esposizione si articola su due capannoni, uno più dedicato al mondo TE, IS e IF e l'altro più dedicato all'armamento, anche se la distinzione non è in realtà così netta. Molto interessante soprattutto per gli esperti del settore elettrico, dell'automazione e della diagnostica. Sorprendenti le nuove tecnologie che vengono applicate al settore armamento, sia come strumenti di misura, sia come attrezzi da lavoro. Plasser&Theurer offre addirittura l'indimenticabile esperienza di provare un simulatore di rincalzatrice! Io e i colleghi ci siamo ritrovati in un ambiente famigliare, data la presenza di molti fornitori dei cui prodotti la nostra officina si avvale, è stato un modo per stringere i contatti ed informarci sulle novità, oppure fare quelle domande sui prodotti che erano rimaste in sospeso per lungo tempo. Molti i contatti scambiati, la maggior parte per via tradizionale mediante biglietti da visita, alcuni più agevolmente tramite un sistema di lettura codici a barre, che permette di associare il profilo del visitatore (ovvero i dati che ha inserito in fase di iscrizione alla fiera) agli argomenti che più gli interessano, a ciascuno dei quali corrisponde un codice. La chicca della visita, per chi ancora non la conosce, è la metropolitana di Torino, che arriva, a Sud, sino al Lingotto: nuova, automatica, pulita e frequente, permette di osservare dal vetro anteriore o posteriore la linea percorsa, completamente illuminata. Come dicevo, una chicca per i ferrovieri, anche se in realtà quei sedili con vista dovrebbero essere per i bambini... o così c'è scritto... |
Elena BaldiLavoro come ingegnere elettrico freelance su progetto presso lo studio Elesys. Archivio
March 2023
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