Se siete interessati a visitare l'expo ferroviaria, probabilmente è troppo tardi: domani è l'ultimo giorno disponibile. Quest'anno l'Expo Ferroviaria si è tenuta al Lingotto di Torino dall'1 al 3 Aprile, con il suo carico di stand, conferenze e incontri. Ho avuto la possibilità di partecipare all'evento martedì 1 Aprile, insieme ad alcuni colleghi, in rappresentanza della microstruttura Ingegneria di Produzione dell'ONAAE di RFI. Dovendo visitare la fiera per lavoro e avendo poche ora a disposizione, non ho avuto purtroppo tempo di scattare molte fotografie. Le uniche che sono riuscita a portare a casa, sono le seguenti. Anche se avevo aspettative diverse per la fiera, che mi immaginavo più grande e più spettacolare, non posso che dire che vale sicuramente la pena per i lavoratori del settore fare un giro e valutare le novità esposte.
L'esposizione si articola su due capannoni, uno più dedicato al mondo TE, IS e IF e l'altro più dedicato all'armamento, anche se la distinzione non è in realtà così netta. Molto interessante soprattutto per gli esperti del settore elettrico, dell'automazione e della diagnostica. Sorprendenti le nuove tecnologie che vengono applicate al settore armamento, sia come strumenti di misura, sia come attrezzi da lavoro. Plasser&Theurer offre addirittura l'indimenticabile esperienza di provare un simulatore di rincalzatrice! Io e i colleghi ci siamo ritrovati in un ambiente famigliare, data la presenza di molti fornitori dei cui prodotti la nostra officina si avvale, è stato un modo per stringere i contatti ed informarci sulle novità, oppure fare quelle domande sui prodotti che erano rimaste in sospeso per lungo tempo. Molti i contatti scambiati, la maggior parte per via tradizionale mediante biglietti da visita, alcuni più agevolmente tramite un sistema di lettura codici a barre, che permette di associare il profilo del visitatore (ovvero i dati che ha inserito in fase di iscrizione alla fiera) agli argomenti che più gli interessano, a ciascuno dei quali corrisponde un codice. La chicca della visita, per chi ancora non la conosce, è la metropolitana di Torino, che arriva, a Sud, sino al Lingotto: nuova, automatica, pulita e frequente, permette di osservare dal vetro anteriore o posteriore la linea percorsa, completamente illuminata. Come dicevo, una chicca per i ferrovieri, anche se in realtà quei sedili con vista dovrebbero essere per i bambini... o così c'è scritto...
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Nella giornata di oggi si è svolta la tappa Bolognese del tour di Incontri Tecnici di Tuttonormel del 2014, all'interno dei quali vengono esposte le principali novità a livello normativo ed approfonditi alcuni temi. L'incontro si è tenuto nel Palazzo della Cultura e dei Congressi, nel quartiere fieristico di Bologna. Ho potuto assistere solo alla prima parte del convegno, nonché quella che mi interessava maggiormente: la presentazione sintetica da parte del direttore della rivista, Vito Carrescia, delle principali novità introdotte quest'anno nelle norme del settore elettrico. Gli argomenti toccati in questo paio d'ore sono stati gli interruttori differenziali di tipo F, i locali ad uso medico, i condotti sbarre e l'illuminazione di sicurezza. Interruttori differenziali di tipo F Come è noto, gli interruttori differenziali si distinguono ion base alla forma d'onda della corrente verso terra che riescono ad interrompere.Alle già presenti tipologie AC, A e B, si sono aggiunti gli interruttori differenziali di tipo F, ovvero quelli per correnti verso terra multi frequenza. Introdotti a livello normativo dalla CEI EN 62423 del 2013, sono interruttori differenziali che devono rispondere ai requisiti dei differenziali di tipo A ed, in più, interrompere anche correnti multifrequenza, ovvero in cui si hanno più armoniche a diversi livelli di frequenza. La norma CEI EN 62423 introduce altre due novità: - gli interruttori di tipo B devono essere provati anche per tensioni multifrequenza; - gli F e i B non devono intervenire per correnti di tipo transitorio. La norma indica in quali casi utilizzare gli interruttori differenziali di tipo A e B: - locali medici; - fotovoltaico (se il costruttore indica che l'inverter inietta verso terra correnti unidirezionali); - sistemi per la carica dei veicoli elettrici; - se richiesto dal costruttore di un'apparecchiatura elettronica nelle istruzioni. In tutti gli altri casi è facoltativo. Da questo punto di vista, gli interruttori di tipo F non sono ancora stati normati. Nota importante: a monte di un differenziale di tipo B non vanno montati differenziali di tipo AC, A o F. Per risolvere il problema, è necessario prelevare l'alimentazione del carico che richiede un differenziale di tipo B a monte del differenziale di altro tipo. Locali ad uso medico I locali ad uso medico sono soggetti alla norma CEI 64-8 Sez. 710, che dovrà essere allineata alla Cenelec HD 60364-7-710. Vediamo quali sono le novità a riguardo. L'apparecchio elettromedicale non deve più essere utilizzato sotto la supervisione di un medico. E' stata definita come "parte applicata al paziente" la parte che funzionalmente è destinata a venire in contatto col paziente durante l'utilizzo dell'apparecchio elettromedicale. Il trasformatore di isolamento deve essere: - se interno al locale, fuori dalla zona paziente; - se esterno al locale medico, entro 25 metri dal locale: questo perchè più aumenta la distanza, più aumenta la corrente capacitiva. Seppure non sia specificato, i 25 metri si riferiscono alle condutture, non alla distanza in linea d'aria del trasformatore di isolamento dal locale. Deve essere esposto nel locale un cartello con il significato dei segnali emessi dal dispositivo di controllo, per facilitare la vita al personale medico. In alcuni casi l'alimentazione di emergenza non è obbligatoria, cioè quando non è indispensabile per l'incolumità delle persone e per l'evacuazione. Per i locali di gruppo 2 non è più indispensabile che la misura della resistenza di collegamento al nodo venga fatta con uno strumento che eroga 10 A con una tensione compresa tra 4 V e 24 V. La prova funzionale può essere fatta ogni anno invece che ogni 6 mesi. Condotti sbarre Per quanto riguarda i condotti sbarre, la CEI EN 61439-2 sostituisce la CEI EN 60439-6. I condotti sbarre rientrano quindi nella categoria normativa dei quadri elettrici. Cosa dice? Dice che il costruttore deve indicare: - Portata alla temperatura ambiente di 35°C e relativa tabellina di correzione per altre temperature ambiente; - Resistenza e reattanza, per calcolare la caduta di tensione e l'impedenza dell'anello di guasto; - L'involucro del condotto sbarre può essere usato, se idoneo, come PE o PEN. - Tenuta al cortocircuito: corrente ammissibile di breve durata e corrente di cortocircuito condizionata; - Resistenza meccanica: se i condotti sbarre possono contenere altri conduttori; - Propagazione della fiamma. Illuminazione di emergenza L'illuminazione di sicurezza sopperisce alla mancanza di illuminazione ordinaria per evitare pericoli. L'illuminazione di riserva sopperisce alla mancanza di illuminazione ordinaria per permettere di continuare un'attività. La definizione di illuminazione di emergenza contiene entrambi i tipi di illuminazione sopra citati; sono stati raggruppati perché, dal punto di vista dei costruttori, non c'è differenza tra i due tipi di apparecchiature. La norma che regola l'illuminazione di emergenza è la CEI EN 605498-1. La norma specifica per le apparecchiature di emergenza è la CEI EN 60598-2-22, quella per i kit di emergenza è la CEI En 61347-2-7, quella per i soccorritori la CEI EN 50271. Per quanto riguarda gli impianti di illuminazione di sicurezza, bisogna far riferimento alla UNI EN 1838, unitamente alla 64-8. La 1838 introduce alcune novità: - Stabilisce i punti in cui installare le apparecchiature di emergenza; - Indica di installarle anche nei luoghi sicuri; - Le rende obbligatorie nei bagni per disabili; - Nel caso di locali aperti, suggerisce di mettere segnali di esodo anche sul pavimento; - I lux minimi da garantire in corrispondenza degli estintori non devono essere più misurati sul piano orizzontale, ma su quello verticale. Negli impianti centralizzati, deve essere raddoppiata sia la sorgente, sia i circuiti: a partire dalla sorgente l'alimentazione di sicurezza deve essere distinta da quella ordinaria. Repetita juvant: è inutile mettere cavi resistenti al fuoco nello stesso locale in cui si trova l'apparecchiatura da essi alimentata, che non è resistente al fuoco (e tantomento le persone che si dovessero trovare in quel locale quando interessato da un incendio). I cavi resistenti al fuoco sono utili durante il tragitto, perché l'incendio in un locale non comprometta l'illuminazione in un altro locale. Infine, per gradire... .. un'immagine che mi ha fatto molto riflettere, tratta direttamente dall'Elettrobestiario. Qualcuno mi sa dire questa cosa è espressamente vietata dalle norme? (No, non voglio farlo, voglio impedire che qualcuno lo faccia!) Nei giorni del 16 e del 17 Febbraio 2011 ho partecipato ad un viaggio di lavoro di mio padre ed alcuni colleghi a Jenbach, in Austria, vicino ad Innsbruck, per assistere ad una prova di accettazione su un cogeneratore destinato ad essere utilizzato all'interno del nuovo ospedale di Ancona. La prova è preceduta da una fase di rodaggio nela quale il motore viene portato a regime mediante un aumento graduale di carico. Durante questa fare è necessario assicurarsi che tutti gli strumenti di misura siano funzionanti e che il motore lavori senza problemi o perdite. In caso di presenza di perdite o inconvenienti, questi dovranno essere eliminati prima dell'inizio vero e proprio della prova. La prova può iniziare solo quando il generatore si trova temperatura di esercizio ed è in stato stazionario, cioè dopo almeno 10 minuti a carico costante. La prova viene eseguita in tre fasi successive: al 100% della potenza, al 50% della potenza ed al 75% della potenza (in quest'ordine). Per ogni livello di potenza si registrano i dati di alcune misure (potenza, tensione, corrente, rendimento del motore e dell'alternatore, emissioni) ogni 3 minuti. Sul display del computer collegato con i dispositivi di miasura è possibile vedere l'andamento istantaneo di una grande varietà di parametri, oltre ad uno schema elettrico ed idraulico del cogeneratore. I tabulati della prova sono stati stampati e consegnati direttamente ai clienti dopo la prova. On the 16th and 17th of February I took part to a travel to Jenbach, in Austria, with my father, from Progetec s.r.l., and some colleagues in order to attend to a cogenerator set test. The cogenerator has ben built and tested in GE Jenbacher and it will be used in the new Ancona hospital. Actually, the gas engine has been built in the Jenbacher factory, and the alternator has benn imported from another socety, but the set has been tested as a single unit. Each engine|generating set is run-in with a stepbystep increase of load in compliance with the respectively valid running-in program. The functioning of monitoring devices important for the generating set must be ensured. The generating set has to be supervised for leakages during the complete running time. To ensure leak tightness, water and oil residues have to be eliminated. The test is carried out only if the generating set is at operating temperature; there must be a steady-state condition prior to any measurement (will occur after approx. 10 minutes operation at constant load). Speed, output and all factors important for the result (pressures, temperatures) must be kept as constant as possible during measurement. Mean values are to be used in the case of slight, unavoidable fluctuations. In the event of greater fluctuations during the measurement period the measurement must be repeated. The test is carried out at three different load levels: 100%, 50%, 75% (in this order). Measurements are recorded every 3 minutes for each load levels. The instant measured values are visible on a monitor during the running-time of the test. Cogeneratore testato in fabbrica (fotografia autorizzata). Tested cogenerator (authorized picture). Le bellissime montagne austriache.
Austrian beautiful mountains. |
Elena BaldiLavoro come ingegnere elettrico freelance su progetto presso lo studio Elesys. Archivio
March 2023
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